Colpo di scena nel calciomercato bianconero: Timothy Weah e Mbangula rifiutano la cessione al Nottingham Forest, costringendo la Juventus a rivedere i propri piani. I due calciatori erano stati esclusi dai convocati per il match contro il Manchester City, in quanto la società contava di definire il trasferimento in tempi brevi. Tuttavia, i diretti interessati hanno fatto saltare la trattativa, impuntandosi sulla permanenza a Torino nonostante l’apertura del club.
La decisione ha alimentato un clima di forte tensione all’interno dell’ambiente juventino, anche per via degli sfoghi pubblici dei due giocatori e delle dichiarazioni dell’agente di Weah contro la dirigenza. Il Nottingham Forest aveva recapitato un’offerta che la Juve era pronta ad accettare, ma il mancato assenso dei calciatori ha bloccato l’affare a poche ore dalla chiusura. Ora i due sono stati reintegrati negli allenamenti, ma restano ai margini del progetto tecnico.
Questo imprevisto rischia di compromettere il piano di autofinanziamento della Juventus, che puntava sulle due cessioni per alleggerire il monte ingaggi e ottenere liquidità. La società dovrà ora trovare una soluzione rapida per evitare che la situazione diventi ingestibile, specie sul fronte dello spogliatoio.
Strategia Juve in difficoltà: salta un’entrata economica importante e mercato in stallo
Il dietrofront di Weah e Mbangula non è solo un ostacolo tecnico, ma anche un freno operativo per la dirigenza juventina, alle prese con l’esigenza di fare cassa entro fine giugno. Il doppio trasferimento avrebbe garantito un introito immediato utile per rispettare i parametri UEFA, ma la mancata fumata bianca costringe ora il club a ricercare soluzioni alternative in tempi strettissimi.
I due calciatori sono ufficialmente sul mercato, ma le loro quotazioni potrebbero ora subire un calo, vista la frattura pubblica con la società. Il rischio è di dover accettare offerte inferiori o posticipare tutto alla sessione invernale, perdendo l’occasione di chiudere il bilancio in equilibrio.
Nel frattempo, l’episodio solleva interrogativi anche sulla gestione delle trattative e sulla comunicazione interna, specie in un momento delicato della stagione come quello attuale. La Juventus dovrà fare chiarezza sulle strategie e lavorare per ricomporre i rapporti interni, evitando ulteriori tensioni che possano compromettere il rendimento sportivo e la serenità del gruppo.