Hakan Calhanoglu rompe il silenzio e replica con forza alle accuse ricevute dopo l’eliminazione dell’Inter dal Mondiale per Club, rivolgendosi indirettamente a Lautaro Martinez e apertamente a Giuseppe Marotta. Attraverso un post su Instagram, il centrocampista turco chiarisce i motivi della sua assenza in campo, smentisce ogni retroscena e attacca frontalmente chi lo ha accusato di scarso attaccamento alla maglia nerazzurra.
Calhanoglu ha raccontato di essere partito con la squadra per gli Stati Uniti nonostante il problema muscolare rimediato nella finale di Champions League. Dopo pochi giorni, però, un nuovo infortunio – in un’altra zona – ha compromesso la sua disponibilità per il torneo, come confermato dagli esami. “Nessun mistero, nessun retroscena,” scrive, sottolineando la propria volontà di essere vicino al gruppo anche da infortunato.
Il messaggio social ha preso poi una piega più dura: Calhanoglu dichiara di essere rimasto profondamente deluso da certe parole arrivate dopo la sconfitta, giudicate ingiuste e offensive. Fa riferimento indiretto alla frase di Lautaro (“Chi non vuole restare, se ne vada”), ma ancora più apertamente al presidente Marotta, che lo aveva indicato come uno dei riferimenti di malumore nello spogliatoio. “In tutta la mia carriera non ho mai cercato scuse. Ho giocato anche con il dolore,” ha scritto, aggiungendo: “Il vero leader resta accanto ai suoi compagni, non cerca un colpevole quando è facile farlo.”
Tensione alta in casa Inter: lo sfogo del turco scatena un terremoto interno
Le parole di Calhanoglu suonano come una netta presa di posizione contro lo spogliatoio e la dirigenza dell’Inter, alimentando le voci di un addio possibile già in questa finestra di mercato. Il centrocampista ha voluto ricordare pubblicamente di aver rifiutato offerte importanti per restare in nerazzurro, ribadendo di non aver mai dichiarato malessere o insoddisfazione: “Ho scelto di restare. Perché so cosa rappresenta per me questa maglia.”
Nel post non manca un messaggio diretto anche a chi lo ha accusato velatamente tramite la stampa o i social. “Il rispetto non può essere a senso unico. L’ho sempre dimostrato.” Una frase che evidenzia la frattura interna e alimenta le tensioni tra i senatori dello spogliatoio.
Il futuro di Calhanoglu ora è incerto, e il clima in casa Inter si complica ulteriormente dopo l’eliminazione dal torneo e le polemiche post-partita. L’episodio rischia di innescare conseguenze a catena, sia sul piano tecnico che societario, con Chivu costretto a gestire uno spogliatoio diviso e una dirigenza sotto pressione. La leadership di Lautaro viene ora messa in discussione dallo stesso vice-capitano, segno di una crepa evidente nella catena di comando nerazzurra.