Juventus, Buffon sibillino: “Potrei smettere anche tra quattro mesi”

In una lunga intervista Buffon parla del lockdown, del senso della felicità e della sua data del ritiro

Gianluigi Buffon ha rilasciato una bellissima e profonda intervista al The Guardian dove ha toccato temi importanti come il senso della felicità e il periodo del lockdown, ma ha anche parlato del suo rapporto con Pirlo e della data del ritiro. Di seguito le parole di Gianluigi Buffon.

Buffon sul senso della felicità, dopo aver lottato e vinto la depressione

Penso che la cosa che ti permette davvero di stare bene sia la felicità esistenziale. Sentire dentro di te che sei una persona felice per quello che hai fatto, per quello che fai, per quello che stai diventando… Quando leggo un libro o guardo un film e ne prendo qualcosa, mi sento meglio. Se acquisisco una nuova comprensione, allora mi sento bene”.

Buffon sul periodo del lockdown

“Ad essere onesto, per me il primo mese di lockdown è stato bellissimo. All’inizio la pandemia mi ha permesso di avere tempo da dedicare a me stesso. È qualcosa che non mi era successa in tutta la vita. Potevo stare con mia moglie e i miei figli tutto il giorno. Potevo dedicarmi ai miei hobby, alla lettura, alle mie cose. È stato un periodo bellissimo che non avrei mai pensato di trascorrere, ne ho approfittato appieno e l’ho adorato. Poi, ovviamente, col passare del tempo diventa pesante. Pensi sempre di più a quello che stanno passando gli altri”.

Buffon sulla vittoria del Mondiale insieme a Pirlo

“La mia amicizia con Pirlo è molto lontana. In pratica io, lui e Gattuso ci conoscevamo dal 1993… Abbiamo avuto la fortuna e la capacità di condividere la vittoria di un Mondiale, credo davvero che abbia sigillato il nostro rapporto. Non la nostra amicizia. Non giudichi un’amicizia vincendo i Mondiali, ma ha sigillato un legame. Ci ha dato una comprensione condivisa che non potrà mai essere spezzata.

Buffon sul rapporto con Pirlo allenatore

Di fronte ad altre persone, sarà sempre ‘Mister’. Questa è una questione di ruoli, una questione di rispetto, una questione di intelligenza. Finché siamo qui, lui ha un ruolo e io un altro. Quando lasciamo questo posto o usciamo insieme, allora possiamo essere Gigi

Fonte: GOAL.com