Mario Balotelli è tornato a raccontare la sua verità sull’esperienza al Genoa, puntando il dito contro l’ex allenatore Patrick Vieira e la società rossoblù, accusati di scarsa trasparenza e di averlo escluso ingiustamente dal progetto tecnico. L’attaccante bresciano, intervenuto nel podcast Controcampo, ha ricostruito le dinamiche interne che lo hanno portato a essere messo fuori rosa, pur rimanendo a disposizione.
“Mi sono ritrovato ad allenarmi da solo, nessuno aveva il coraggio di parlarmi davvero”, ha detto Balotelli, rivelando che Vieira lo aveva inizialmente coinvolto, chiedendogli pareri sulla squadra. Tuttavia, nelle partite successive, l’impiego dell’ex Milan è stato minimo — appena 6 presenze e 56 minuti complessivi — con scelte motivate da criteri atletici più che tecnici. “Mi ha detto che preferiva quelli che corrono. Per me era più un fatto personale, non tattico,” ha dichiarato l’attaccante, facendo capire che a suo parere si trattava di antipatia.
Il tema si è allargato anche alla dirigenza del club, accusata da Balotelli di non aver avuto “le pae” di intervenire** mentre l’allenatore otteneva risultati. “Hanno detto che Vieira aveva paura che non accettassi di giocare poco: una grande caata,” ha aggiunto. “Mi hanno mancato di rispetto, non accetterò mai scuse.**”
L’episodio col Napoli e il mancato rinnovo: la chiusura col Genoa è definitiva
Tra i momenti più emblematici citati da Balotelli c’è la partita contro il Napoli, in cui giocò solo quattro minuti ma sfiorò il gol, episodio che secondo lui avrebbe “spaventato Vieira”, preoccupato dal ritorno dell’attenzione mediatica sul numero 45. “Non voleva che si parlasse di me, ha problemi di protagonismo”, ha spiegato.
Il rapporto con il Genoa si è interrotto senza un rinnovo, ma con un carico di amarezza personale e professionale, come testimonia anche il racconto del primo approccio col club, con il direttore Ottolini che lo aveva convinto a unirsi alla squadra andando a prenderlo a casa. “Ho mantenuto la parola, loro no,” ha concluso Balotelli, chiudendo simbolicamente un’esperienza mai decollata.
Le sue parole hanno riaperto il dibattito sulla gestione dei senatori nei club di medio livello, sottolineando quanto il rispetto umano conti quanto quello tecnico, soprattutto per giocatori con un passato importante. Il futuro di Balotelli resta incerto, ma una cosa è chiara: col Genoa, è finita per sempre.