Di Caro: “Il Milan può dire addio ai sogni scudetto. Anche Ronaldo è umano; non è un leader, ma uno straordinario individualista.”

Andrea Di Caro, nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, ha commentato così l’ultima giornata di campionato appena trascorsa:

“La conferma, la frenata, la rivincita. Si può sintetizzare così, con una titolazione alla Sergio Leone, la giornata caratterizzata dall’allungo dell’Inter, l’addio ai sogni scudetto del Milan e il ruggito del campione contestato: CR7

Sull’uscita dalla Champions della Juve

“È stata anche la giornata di Ronaldo autore di tre gol a Cagliari dopo l’uscita in Coppa con il Porto che ha fatto partire i processi e le lecite domande sul suo futuro e sulla bontà dell’onerosissima operazione che lo ha portato tre anni fa a Torino. Era venuto CR7 non tanto per decidere partite come quella di ieri, ma per regalare la Champions. Non c’è riuscito. Ma più per demeriti di chi gli sta intorno che suoi. Che Cristiano non fosse un leader e un trascinatore lo si sapeva. Ronaldo fa il Ronaldo: è uno straordinario individualista, e ci sta che qualche partita, anche importante, la possa steccare. È umano. La verità è che a certi livelli, come la Champions recente insegna, nessuno vince da solo. Né lui, né Messi, né Neymar. E in futuro neanche Mbappé o Haaland i nuovi Re bambini del calcio mondiale. Serve sempre una grande squadra intorno, in cui integrarsi, e un gioco a sostegno per esaltare le qualità anche dei campionissimi, quando si ha la fortuna di averli”. 

FONTE: www.tuttojuve.com

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