AirVPN, l’azienda leader nei servizi di Virtual Private Network (VPN), ha annunciato la sua decisione di interrompere le operazioni sul territorio italiano a partire dal 19 febbraio 2024. Questa mossa senza precedenti è stata provocata dall’implementazione di Piracy Shield da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom). Piracy Shield è una piattaforma automatizzata antipirateria che mira a bloccare gli streaming pirata e i siti che li diffondono entro soli 30 minuti dalle segnalazioni.
L’annuncio è stato fatto attraverso un thread sul forum ufficiale di AirVPN, dove l’azienda ha chiarito che a partire dalla data sopracitata, i residenti in Italia non potranno più usufruire dei servizi offerti da AirVPN. Chiunque desideri registrarsi su AirVPN dovrà dichiarare di non essere residente in Italia, e la procedura di registrazione sarà geolocalizzata per non accettare indirizzi IP situati nel paese.
La decisione di AirVPN è stata dettata dalla necessità di adattarsi alle restrizioni imposte da Piracy Shield, una piattaforma promossa dall’AgCom e donata dalla Lega Serie A per contrastare la pirateria online. Piracy Shield impone agli Internet Service Provider (ISP) di bloccare gli indirizzi IP associati alla pirateria, estendendo tale obbligo anche ai servizi di DNS pubblici e agli operatori VPN che operano in Italia.
AirVPN ha spiegato che la decisione di sospendere il servizio in Italia è motivata dai pesanti requisiti imposti da Piracy Shield, sia dal punto di vista economico che tecnico. La società ha evidenziato che il quadro normativo è carente di controllo giurisdizionale e non prevede alcun controllo da parte dell’AgCom. Questo sistema di blocco automatico non consente un’opposizione preventiva, compromettendo i diritti fondamentali e la giustizia del processo.
L’azienda ha ribadito che i requisiti imposti da Piracy Shield sono eccessivi e incompatibili con la missione di AirVPN, oltre a poter compromettere le prestazioni del servizio. Ritirando la disponibilità del servizio dall’Italia, AirVPN intende mantenere l’integrità e l’efficienza delle proprie operazioni, evitando di essere soggetta alle restrizioni e alle incertezze normative del contesto italiano.
In conclusione, la decisione di AirVPN di sospendere le operazioni in Italia rappresenta una risposta decisa alla crescente pressione normativa e alle limitazioni imposte dalle autorità. Resta da vedere come questa mossa influenzerà il panorama delle VPN e la libertà di accesso in Italia.